La forza e l’arroganza con la quale si vuole imporre un’opera
come la #TAP non
è che l’ennesima trasfigurazione dei rapporti di potere che attraversano le
società contemporanee. Da una parte ci sono gli interessi economici, difesi,
presidiati e imposti - non solo simbolicamente - dall’azione degli Stati, dalle
forze armate; dall’altro, c’è chi resiste al processo che vuole ridurre tutto a
merce, ci sono uomini e donne che fanno comunità, che difendono come
possono, usando il proprio corpo, quel che resta di un territorio sempre più
martoriato in nome del profitto.