di Antonio Ciniero
Questi sono i dati relativi agli
arrivi dei migranti giunti via mare in Europa appena pubblicati dall’Unhcr.
Si vedano i dati sugli arrivi e i
morti/dispersi dal 2014 al 2017.
Come è possibile vedere, il numero dei morti (si tenga presente che è stimato
per difetto), tranne per il picco del 2016, è pressoché costante nonostante
vari il numero complessivo degli arrivi.
La spiegazione è semplice e drammatica allo stesso tempo. Si muore soprattutto
sulla rotta che dalla Libia porta in Italia,
quella è la rotta più pericolosa. Lo si sa da anni! È lungo quella rotta che
oggi si tenta di impedire le operazioni di salvataggio!
I dati relativi al 2015 sono
particolarmente chiarificatori: quell’anno in Europa, a seguito della crisi
siriana, arrivano oltre un milione di persone. La gran parte, oltre 845 mila
persone, segue la rotta balcanica - quella che verrà chiusa finanziando il
regime di Erdogan l’anno successivo – ed entrano in Europa attraverso la
Grecia, su questa rotta muoiono 806 persone. Attraverso l’Italia via Libia
invece giungono in Europa solo 153 mila persone ma ne muoiono oltre 2900!
Con la criminalizzazione delle operazioni
di salvataggio, iniziata dal precedente governo ed esasperata da questo
attuale, i morti purtroppo aumenteranno. Quest’anno sono già morte oltre mille persone!
Chi ci governa non può continuare a
far finta di non saperlo, i tanti che continuano a gioire per i porti chiusi,
se ancora non sono cosci, sappiano che stanno gioendo di una strage che
continuerà a mietere vittime quanto più continuerà questa assurda guerra alle
operazioni di salvataggio in mare!
Chi ipocritamente ripete che la chiusura dei porti serve a scoraggiare le
partenze, si ricordi che, se anche così fosse, la gente che non parte
continuerà ad essere torturata all’interno dei centri per migranti in Libia!
Anche questa cosa la sappiamo da anni, checché ne dica il ministro degli interni!
Porti aperti, e vie di ingresso
regolari e sicure subito! Non c’è altra alternativa nell’immediato!
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