È inquietante leggere questa circolare del
Ministero degli Interni datata 26 gennaio. È stata diramata alle questure di
Roma, Brindisi, Torino e Caltanissetta con l’ordine di riempire i Cie delle
città in questione di “ cittadini sedicenti nigeriani” (questa la dizione della
circolare) entro il 18 febbraio. Questa improvvisa stretta - tanto impellente
per il mistero dell’interno da chiedere anche di rilasciare anticipatamente
altri reclusi se necessario per far posto ai nigeriani – è diretta conseguenza dell’accordo
di collaborazione nelle identificazioni con l’ambasciata della Nigeria.
Questa vergognosa caccia all’uomo, non è che
l’ultima delle continue violazioni ai diritti umani che in Italia e in Europa
si stanno perpetuando negli ultimi anni ai danni dei migranti. Gli stati stanno
cercando in ogni modo di bloccare gli ingressi sul proprio territorio attivando
a questo scopo una serie di dispositivi che vanno dagli accordi sottoscritti
con il governo di Erdogan all’istituzione degli hotspot, dai muri con il filo spinato alla proliferazione dei campi
profughi che nascono nelle zone di confine, da Calais a Idomeni.